Vallefelice e Colle Fiorito sono due paesini che si trovano sulla sommità di due colline poste l’una di fronte all’altra.
A Vallefelice parecchi anni fa si scoprì che il suolo era ricco di petrolio: vennero così allestiti impianti per la trivellazione e la lavorazione del prezioso liquido.
Colle Fiorito, invece, non aveva un sottosuolo così ricco, ma Madre Natura aveva comunque elargito ai suoi abitanti un dono altrettanto pregiato: una terra fertile e ricca di sostanze minerali che permetteva ai contadini di coltivare cereali e verdure di qualità sopraffina. Ciascun paese, in breve, comprese che non poteva fare a meno dell’altro: le macchine agricole e tutto ciò che vi era di meccanico a Colle Fiorito non potevano muoversi senza il petrolio che Vallefelice forniva a basso costo. Dall’altra parte chi a Vallefelice era capace di resistere ai prodotti sani e genuini che gli alacri abitanti di Colle Fiorito producevano e venivano a vendere al mercato? Per rendere la collaborazione più veloce fu allestita una teleferica di 14 tralicci che permetteva uno scambio continuo e meno faticoso di prodotti fra i due piccoli paesi: per lungo tempo tutto funzionò alla meraviglia. Col passare degli anni, però, carichi più frequenti e scarsa manutenzione iniziarono a creare problemi sempre maggiori fino a portare alla rottura di uno, due, tre pali…
Effettuare scambi con la teleferica era ormai divenuto impossibile. Anziché aggiustare con calma ogni singolo palo Colle Fiorito e Vallefelice credettero di fare cosa migliore utilizzando altri mezzi di trasporto: camion sempre più grandi e rumorosi, elicotteri e altro ancora.
Ma i risultati non erano gli stessi: l’aria era divenuta irrespirabile, i costi del trasporto dei materiali erano sempre maggiori e gli abitanti erano sempre più scontenti. Non si incontravano più al mercato per parlare e le feste paesane erano sempre più deserte poiché nessuno aveva più voglia di divertirsi: gli operai dei pozzi lavoravano ogni sera fino a tardi per pagare i debiti accumulatisi con l’introduzione di tutte le innovazioni così come gli agricoltori erano costretti a restare nei campi per incrementare la produzione al fine di saldare tutti i conti rimasti in sospeso.
Tutto ciò peggiorava lentamente ma inesorabilmente giorno dopo giorno, fino a quando una riunione congiunta dei rappresentanti dei due villaggi decise di riattivare la vecchia ma più sicura teleferica. Ciascun traliccio fu aggiustato, riverniciato e sottoposto a controllo periodico per evitare qualsiasi ulteriore problema di usura e rottura: in pochissimo tempo tutto tornò come prima, anzi gli abitanti di Colle Fiorito e Vallefelice si sentirono ancora più uniti tanto che il lavoro era meno faticoso, più appagante e le sagre e il mercato rionale pullulavano di gente felice e allegra, contenta di ritrovarsi assieme anche per ballare e divertirsi.
La storia finisce qui. Proviamo però a immaginare cosa sarebbe potuto accadere se anziché risolvere i problemi seguendo la via più “facile” e “sicura”, i due abitati avessero proseguito lungo il tragitto più pericoloso e dispendioso! Probabilmente sarebbero caduti entrambi in rovina, abbandonati e divenuti disabitati e deserti.
Questa storia ci serve per chiarire alcuni concetti e procedimenti che la Kinesiologia adopera quotidianamente.
Innanzitutto consideriamo l’Essere Umano e consideriamolo come la semplice ma efficace unione di Mente e Corpo, di due entità che devono lavorare con sinergia di intenti e azioni (proprio come accadeva nel racconto fra Vallefelice e Colle Fiorito) per trarre i massimi benefici.
Mente e Corpo sono collegati e intercomunicanti grazie a una rete fondata anche sulla relazione tra i 14 meridiani energetici fondamentali e i 14 muscoli ad essi collegati, tutti connessi a loro volta con le funzioni della totalità degli organi interni e con altre aree quali le emozioni, i sentimenti e così via.
Quando cade un palo lo squilibrio si avverte su tutta la rete che deve compensare, più o meno efficacemente, una situazione del tutto diversa ma che alla lunga può danneggiare via via gli altri pali fino a compromettere la funzionalità dell’intero sistema.
Molto spesso quando un palo crolla noi ci preoccupiamo di alleviare i fastidi nella maniera più veloce senza chiedere al nostro corpo quello di cui ha realmente bisogno. Un mal di testa ha spesso origini ben più profonde e un analgesico (elicottero) per quanto efficace non “ricostruisce il palo”, ma allevia solo lo spiacevole effetto di una causa che sta a monte e che non viene però considerata.
La Kinesiologia si preoccupa di mantenere il sistema in equilibrio e di effettuare una corretta manutenzione controllando la solidità dei pali su cui tutto il sistema poggia: se un traliccio vacilla, occorre intervenire su quello per evitare il crollo e permettere alla rete di riacquistare un adeguato livello di efficienza.